martedì 20 ottobre 2009

Risultati del 48° Premio Regionale sardo del cavallo da sella

Edizione da record per il 48° Premio Regionale Sardo del cavallo da sella, che si è concluso domenica a Tanca Regia (OR) con la vittoria di Nemesi di Val Litara (in foto).
1500 persone, 260 cavalli iscritti e un'alta qualità dei soggetti presentati: queste le caratteristiche di questa 48a edizione organizzata dal Dipartimento di ricerca per l'Incremento Ippico dell'Agris Sardegna.




Nemesi di Val Litara


Come già detto, a vincere il Criterium (che teneva conto della posizione in tutte e tre le prove, modello, obbedienza e salto in libertà) è stata Nemesi di Val Litara, cavalla allevata da Francesco Correddu e presentata da Esmeralda Pecchio. Nemesi è figlia di Eco del Castegno e Torralba (da Arpege Du Bois).




Il primo posto nel salto in libertà è stato conquistato da Nuvola Grigia, allevata da Giannangelo Piras di Villacidro. La figlia di Piradin e Iride (da Fox Trott) ha preceduto di 8 centesimi Narten, di Nicolò Faedda, allevatore di Macomer. Terzo posto per Navaios, di Angelo Arca, di Silanus.




La prova di obbedienza (un percorso di dressage col cavallo montato dal cavaliere) è stata vinta da Nora de Marchesana, di Gian Pietro Franzon, di Santa Teresa di Gallura. Ha battuto Ninfi, di Macomer, allevata da Filippo Idda e di proprietà di Franco Fodde. Terza, Nemesi, di Baingio Altea di Osilo.


Naif de Villanova

Infine la prova di modello (morfologia) ha visto il successo di Naif de Villanova (in foto), di Francesco e Antonio Sechi. Il figlio di Avenir ed Estasi de Villanova (da Rheingold de Luyne) è stato giudicato anche il miglior sella italiano tra quelli finalisti a Tanca Regia. Sul podio insieme a Naif anche Nausica Isolana, di Francesco Contini, di Santa Teresa di Gallura, e Norbellesu, di Renzo Mele, di Norbello.




Grande successo anche per il convegno internazionale “Obiettivo Filiera: il cavallo europeo e l'esempio francese”, di cui vi avevamo dato notizia qualche giorno fa. Il convegno ha fatto il punto sulla situazione del comparto equestre in Italia e nei Paesi europei, soffermandosi in particolar modo sulla situazione francese. La Francia, come spiegato da Charlotte Blondeau (della Delegazione regionale Rhône-Alpes Les Haras nationaux), ha un milione di cavalli e 650 mila cavalieri, 44 mila allevatori, 51 stud books differenti, un unico management sulla stessa base di dati (SIRE) e 50 razze riconosciute.



Anche Germania e Gran Bretagna viaggiano su cifre simili, ma in Germania i cavalieri sono quasi 800 mila, mentre Svizzera, Svezia e Belgio hanno un altissimo numero di cavalieri in rapporto agli abitanti.



L'Italia invece rimane indietro, sia per numero di cavalli che di cavalieri. Ma da Sveva Davanzo, rappresentante dell'UNIRE, sono arrivate parole di incoraggiamento per il settore, che proprio dal confronto con altre realtà può trarre linfa vitale per uscire dalla crisi.
Il convegno si è chiuso con il dibattito moderato dal direttore del Dipartimento per la ricerca dell'Incremento Ippico, Raffaele Cherchi; dibattito che ha visto la partecipazione attiva di tutto il pubblico presente.




Importante successo dunque per l'organizzazione curata dal Dipartimento, che ha saputo rispondere prontamente alla chiamata dell'UNIRE e alle esigenze degli allevatori, con un occhio di riguardo anche al restyling della struttura.




I risultati completi sono consultabili nel sito http://www.premioregionalesardo.it/.

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