Dopo il 52° Gran Premio sardo, questo pomeriggio (24 settembre) sarà la volta dell'83° Derby sardo.
La sesta corsa di questa sera è infatti dedicata al fantino che vinse il primo Derby sardo che si disputò nella neonata pista di Chilivani il 27 maggio 1921. L’allora tenente Giovanni Baroncelli montò infatti Cerva de Ozieri che vinse per i colori del cavalier Luigi Comida, sui cui terreni era sorto il tracciato dove ancora oggi si corre.
L’anno seguente il ten. Baroncelli vinse ancora il Derby, ma stavolta come proprietario di Eleonora d’Arborea. Alla sua morte questa mirabile figura di ippico di altri tempi, fece un legato lasciando una cospicua somma in buoni del tesoro affinchè nel giorno del Derby gli fosse intestata una corsa per cavalli sardi.
L’83° Derby sardo sarà invece la quinta corsa in programma nella quale 13 cavalli a “fondo arabo” si contenderanno il diritto ad iscrivere il proprio nome nell’Albo d’oro della corsa più antica della Sardegna.
Il campo dei partenti è piuttosto eterogeneo per qualità e prestazioni, per cui non individuandosi un netto favorito si aprono le porte a possibili sorprese. Stando alle ultime prestazioni (due vittorie ed un secondo posto nelle ultime tre corse disputate) Nubile di Demetrio Biccai sembrerebbe avere concrete aspirazioni alla vittoria, così come anche Naiba, affidata ad Antonello Fadda, che però ha corso appena tre giorni fa vincendo facilmente una condizionata.
Ci si aspetta un riscatto da Nemo de Mores che, dopo aver vinto al debutto si è un po’ smarrito e nella sua ultima apparizione è soltanto secondo battuto proprio da Nubile. Nettuno de Bonorva è ugualmente atteso ad una prova convincente e così anche Neuro e Notre Dam.
Comunque vadano le cose, gli ippici sardi più che mai appassionati e numerosi, faranno di tutto per essere presenti all’ippodromo nel Derby-day.
Diego Satta
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